IL TEMPO DELLE SCELTE [*]

Conforme alla propria vocazione, il potere politico deve sapersi disimpegnare dagli interessi particolari per considerare attentamente la propria responsabilità nei riguardi del bene di tutti, superando anche i limiti nazionali. Prendere sul serio la politica nei suoi diversi livelli – locale, regionale, nazionale e mondiale – significa affermare il dovere dell’uomo, di ogni uomo, di riconoscere la realtà concreta e il valore della libertà di scelta che gli è offerta per cercare di realizzare insieme il bene della città, della nazione, dell’umanità. La politica è una maniera esigente – ma non è la sola – di vivere l’impegno cristiano al servizio degli altri. Senza certamente risolvere ogni problema, essa si sforza di dare soluzioni ai rapporti fra gli uomini. La sua sfera è larga e conglobante, ma non esclusiva. Un atteggiamento invadente, tendente a farne un assoluto, costituirebbe un grave pericolo. Pur riconoscendo l’autonomia della realtà politica, i cristiani, sollecitati a entrare in questo campo di azione, si sforzeranno di raggiungere una coerenza tra le loro opzioni e l’evangelo e di dare, pur in mezzo a un legittimo pluralismo, una testimonianza personale e collettiva della serietà della loro fede mediante un servizio efficiente e disinteressato agli uomini.” [San Paolo VI – Lettera Apostolica “Octogesima Adveniens” per l’80° anniversario dell’Enciclica “Rerum Novarum” – 14 maggio 1971]

La pandemia da Covid-19 ha causato una profonda crisi sanitaria, sociale ed economica in tutto il pianeta, che si è aggiunta ad una crisi ecologica che da decenni mina gli equilibri naturali tanto da mettere in discussione la sopravvivenza del pianeta.
Tutto ciò non può lasciarci indifferenti, ma ci impone di individuare le modalità e i luoghi ove poter vivere il nostro impegno alla ricerca di soluzioni che possano proiettare l’umanità verso Cieli e Terre nuove. Il monito di San Paolo VI a vivere con coerenza l’impegno politico si unisce, per noi Francescani Secolari e Giovani Francescani, al forte richiamo dell’art. 15 della nostra Regola dell’OFS:

“Siano presenti con la testimonianza della propria vita umana
ed anche con iniziative coraggiose tanto individuali che comunitarie,
nella promozione della giustizia, ed in particolare nel campo della vita pubblica
impegnandosi in scelte concrete e coerenti alla loro fede.”

Qual è la giusta modalità per testimoniare in politica il nostro impegno per il Bene Comune?
È Papa Francesco che dalle pagine della “Laudato Sì” detta la strada di un impegno che, con le modalità dell’Ecologia Integrale, può ristabilire la centralità della fratellanza universale e del rispetto e cura delle relazioni umane e con tutto il Creato.
“197. Abbiamo bisogno di una politica che pensi con una visione ampia, e che porti avanti un nuovo approccio integrale, includendo in un dialogo interdisciplinare i diversi aspetti della crisi. Molte volte la stessa politica è responsabile del proprio discredito, a causa della corruzione e della mancanza di buone politiche pubbliche. […]
Se la politica non è capace di rompere una logica perversa, e inoltre resta inglobata in discorsi inconsistenti, continueremo a non affrontare i grandi problemi dell’umanità.”
E ancora:
“231. L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche «macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici».”

Questi i fondamenti di un impegno in politica quale espressione della carità cristiana, ed è per questo che chiediamo benedizioni per coloro che hanno deciso di impegnarsi attivamente in politica offrendo una loro candidatura nelle prossime consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre 2020.
Se da un lato siamo vicini a coloro che, per rispondere con coerenza alla propria fede, si sono dichiarati disponibili ad impegnarsi in politica, per altro vogliamo trattare due aspetti fondamentali per scelte consapevoli e indirizzi chiari:
Cosa chiediamo da Francescani Secolari e Giovani Francescani a chi sarà chiamato ad amministrare la nostra Regione ed i nostri Comuni?
Come scegliamo tra i vari partiti, liste e coalizioni e tra i vari candidati a chi conferire il nostro mandato, tramite il nostro voto?

La politica ha lo scopo di perseguire il Bene Comune, mediando tra le varie istanze e necessità espresse dalla società, dai sistemi ecologici, culturali ed economici.
Ricordiamo che il Bene Comune è “l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente”. [Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, 26]

Guardando alla realtà della nostra Regione e ai bisogni della Gente e dei Sistemi Ecologici chiediamo che la politica regionale si occupi di:

a) Giustizia e legalità
si operi per la promozione della giustizia

  • Una società sana che rispetta le regole è condizione indispensabile per perseguire il Bene Comune.
  • Le regole non possono essere sopra l’Uomo, ma il rispetto delle regole da certezza all’Uomo.
  • No ai benefici di pochi, no alla logica di “conosci qualcuno”.
  • Assicurare i servizi essenziali non richiede quale presupposto che la persona ne faccia richiesta o peggio li implori.

b) La dignità del Lavoro per la dignità della vita
il lavoro come dono e come partecipazione alla creazione

  • Ogni uomo ha diritto al lavoro ed ogni lavoratore ha il dovere di reputare il lavoro come dono e come partecipazione alla creazione, redenzione e servizio della comunità umana.
  • Il Lavoro è un elemento fondamentale per la realizzazione della persona per cui, anche a livello politico, i sistemi economici e produttivi devono essere ripensati in funzione della persona e non viceversa.
  • Le pur indispensabili forme di assistenza in periodi di crisi abbiano carattere provvisorio, siano sempre coniugate con forme di lavoro a vantaggio dell’intera comunità e siano convertite senza indugio in forme di lavoro stabile e duraturo.
  •  Al lavoro si assicuri il primato sul profitto economico, rispettando il criterio della meritocrazia e favorendo la ridistribuzione della ricchezza coniugata ad una condivisione di responsabilità.
  • La semplificazione e l’efficientamento amministrativo è condizione indispensabile per il rilancio dell’occupazione e passa anche attraverso l’ammodernamento della struttura operativa regionale che sia a concreto servizio del lavoro e dell’uomo e non come in alcuni casi autoreferenziale in modo sterile ed opprimente.
  • Si attui concretamente la riforma digitale, non come un ulteriore aggravio di incombenze, ma come semplificazione ed accelerazione di procedure ormai obsolete.
  • Si assicurino sempre e comunque, ad ogni lavoratore, condizioni di assoluta sicurezza.
  • Si punti al lavoro nei settori maggiormente ecosostenibili e si eviti di riproporre il dualismo Lavoro-Salute Pubblica.

c) La cura delle famiglie, dei disabili, delle persone sole, degli ammalati
creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo

  • Il sostegno alle famiglie si attui attraverso concrete politiche per la promozione di servizi anche per favorire la piena integrazione delle donne nel mondo del lavoro. La nascita di un figlio sia una gioia e non fonte di preoccupazione nel timore che i costi per la crescita di un figlio possano minare la stabilità economica della famiglia.
  • Si promuovano forme di aggregazione sociale per sconfiggere la piaga della solitudine.
  • Si assicurino sempre ed in ogni zona della Regione servizi sanitari di qualità, si coniughi l’efficienza economica con giusti livelli di servizi alle persone.

d) L’educazione e la formazione culturale e professionale dei giovani

  • In molte realtà della nostra regione la scuola rappresenta l’unica possibilità di riscatto da condizioni di vita non degne dell’uomo. Si punti ad una scuola di qualità capace di coinvolgere le famiglie nell’azione formativa e di confrontarsi col mondo del lavoro.
  • Si avvicinino i giovani ai beni culturali di cui la nostra Regione è ricca, si favorisca la lettura; si assicuri la partecipazione dei giovani a percorsi culturali e teatrali, nella convinzione che la cultura fornisce giusti strumenti ai giovani per affrontare le sfide della vita.
  • La formazione professionale sia maggiormente collegata al mondo del lavoro, si eviti di utilizzare risorse che non offrano un ritorno occupazionale e di incremento concreto della professionalità.

e) L’accoglienza di chi in difficoltà bussa ai nostri confini territoriali

  • Lo spirito di accoglienza non può e non fa distinzioni, ogni uomo in difficoltà merita attenzione; l’accoglienza passa attraverso l’integrazione rispettosa della cultura di ciascuno.
  • Le politiche di accoglienza degli stranieri in stato di bisogno devono seguire canoni analoghi ai servizi assistenziali assicurati ai cittadini campani; occorre bandire le politiche che tendono a creare priorità legate alle terre di origine, siamo tutti cittadini del mondo; disparità di trattamenti non tarderanno a ritorcersi contro tutti.
  • L’accoglienza e l’integrazione devono essere coniugate a forme di lavoro anche con carattere di grata restituzione all’intera società.

f) La cura del Creato, inteso come sistema di relazioni che coinvolge l’umanità e tutte le altre componenti del paesaggio.
rispetto per le altre creature, animate e inanimate

  • La cura dell’ambiente passa attraverso l’approccio nuovo dell’Ecologia Integrale.
  • La conoscenza delle bellezze paesaggistiche è condizione assolutamente necessaria per creare un’attenzione condivisa e diffusa dei sistemi ecologici.
  • Occorre favorire la conoscenza delle criticità ambientali ed assicurare concrete e diffuse azioni di ordinaria manutenzione del territorio.
  • Promuovere politiche tese al recupero e al riciclo con l’obiettivo di una maggiore sobrietà degli stili di vita.
  • La differenziazione e recupero dei rifiuti non può essere più una opzione, non c’è più tempo.
  • La tutela delle acque passa attraverso il controllo e rimozione delle fonti inquinanti e la drastica riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche.
  • L’agricoltura di qualità, per cibi sani, continua ad essere una priorità.
  • Il controllo concreto del consumo di suolo è un obiettivo prioritario.
  • Le aree naturali e le aree protette devono essere laboratori per nuove forme di lavoro per un’economia verde e sostenibile.
  • La cura dei luoghi dell’abitare, le nostre città, i nostri borghi, i nostri quartieri è condizione essenziale per una vita dignitosa e condizione inscindibile da una gestione ecologica integrale. La cura degli ambienti investe anche i luoghi di lavoro e della formazione, la Bellezza è uno strumento di educazione e formazione e rende l’uomo attento ai veri valori del vivere civile e aiuta a ritrovare la centralità del Creato.

L’importanza dei programmi elettorali ed amministrativi non è disgiunta dalla capacità di scegliere le persone più idonee ad attuarli.
La scelta elettorale deve ovviamente essere condizionata all’adesione ad una base programmatica condivisa, ma elementi soggettivi dei singoli candidati vanno considerati al momento della scelta.

Ricerchino le vie dell’unità e delle fraterne intese, attraverso il dialogo
Si privilegino le persone del dialogo, coloro che sono capaci di confrontarsi senza aggredire gli interlocutori, che non demonizzano “l’avversario” politico.
Si stimino coloro che sono capaci di sviluppare ragionamenti e approfondire gli argomenti e non soltanto capaci di diffondere slogan.
Si seguano coloro che non ricercano sempre e comunque il consenso delle masse, ma che sappiano dire dei no per amore di verità.
Si ammirino quelle persone capaci di vedere lontano e di studiare e programmare azioni i cui frutti potranno essere colti oltre i tempi di un probabile mandato elettorale.
Il Bene Comune si raggiunge meglio quando non si aspira ad ottenere immediati risultati per le azioni politiche che si intende attuare.

[*] Documento di indirizzo in vista delle prossime consultazioni elettorali, preparato dai Consigli regionali dell’Ordine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana della Campania.

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