Visita fraterna alla Fraternità di Napoli-Sant’Eframo

Nel cammino Sinodale con la gioia di annunciare e vivere il Vangelo in questo nostro mondo.

I discepoli di Emmaus (Lc 24:13-53)
Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo… E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui… Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme…

Parole di Francesco della Lettera ai Fedeli come ideale dell’assistente:
A tutti i cristiani religiosi, chierici e laici, uomini e donne, a tutti gli abitanti del mondo intero, frate Francesco loro servo e suddito, porge ossequio rispettoso, pace del cielo e sincera carità nel Signore. Poiché sono servo di tutti, sono tenuto a servire a tutti e ad amministrare le fragranti parole del mio Signore. Io frate Francesco, il più piccolo servo vostro, vi prego e vi scongiuro, nella carità che è Dio, e con desiderio di baciarvi i piedi, che queste parole e le altre del Signore nostro Gesù Cristo con umiltà e amore le dobbiate accogliere e attuare e osservare (FF180/206)

L’oggetto della visita pastorale è curare la fedeltà alla fede, la comunione cattolica, al carisma francescano e l’osservanza della Regola e delle Costituzioni. Il visitatore deve perciò preoccuparsi di conoscere la vita delle fraternità, il tenore della preghiera in comune, della vita liturgica, i rapporti tra i fratelli. Spetta a lui esaminare, più che gli aspetti tecnici, se, nelle scelte apostoliche e nella formazione, i fratelli seguono i criteri della Regola e delle Costituzioni per ciò che riguarda la spiritualità e le fondamentali opzioni francescane. Deve verificare la qualità dell’assistenza spirituale che si dà alla fraternità e al consiglio di essa, e promuovere i rapporti fraterni e la cooperazione tra i responsabili secolari e gli assistenti spirituali.

Francescani testimoni la “Comunione vitale reciproca”
Per assicurare nel tempo, e in questo nostro tempo, l’efficacia del carisma francescano e la profezia della Famiglia spirituale dei figli di Francesco di Assisi, di grande rilevanza è la “Comunione vitale reciproca nella Famiglia francescana“.
Riporto due significative espressioni dei Ministri Generali del Primo Ordine nel 40ennale della Regola ofs

3. Le sfide di oggi e la missione della Chiesa
Il tempo che viviamo è certamente anche un kairos, un tempo di grazia particolare in cui è possibile vivere una «nuova tappa evangelizzatrice», come ci invita a fare papa Francesco nella sua Esortazione apostolica Evangelii gaudium… (EG 119-120).

4. Una custodia reciproca
La collaborazione e la comunione tra i membri della Famiglia Francescana, oggi più che mai, deve manifestarsi in una custodia reciproca e in un arricchimento vicendevole. «Nella Chiesa-Comunione gli stati di vita sono tra loro così collegati da essere ordinati l’uno all’altro. […] Sono modalità insieme diverse e complementari, sicché ciascuna di esse ha una sua originale e inconfondibile fisionomia e nello stesso tempo ciascuna di esse si pone in relazione alle altre e al loro servizio» (Christifideles Laici, 55)…

fr. Giambattista Buonamano
Assistente regionale Ofs

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