#UOVIAMOCIBENE
Donare col cuore: la sorpresa migliore

Art.11- I Giovani Francescani rivolgono particolare attenzione alle forme di volontariato, atte ad assicurare un servizio umano, responsabile e disinteressato ai fratelli, specialmente nell’ambito del proprio territorio e nella prospettiva della riconciliazione in campo nazionale ed universale.
(Da “Il Nostro Volto”)

Partendo dal nostro statuto, noi della Fraternità GiFra di Sant’Anastasia ci siamo chiesti come poter dare una mano e portare un sorriso a tutte le famiglie in difficoltà del nostro territorio che, soprattutto in questo periodo di forte debolezza per tutto il Paese, si sono ritrovati soli e svantaggiati.
Ma come fare, adesso che, per via di tutte le restrizioni, non possiamo andarli a trovare, non possiamo organizzare pranzi o feste? Abbiamo pensato di fare la cosa che ci riesce meglio: DONARE E PORTARE GIOIA.
Da qui nasce il nostro progetto, iniziato non nel periodo pasquale, ma già durante il periodo natalizio, con la nostra Epifania Francescana.
In una modalità tutta nostra e aiutati soprattutto dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa del nostro paese, ma anche dal nostro Assistente spirituale Fr. Gianbattista Buonamano che ci ha permesso di usufruire della sala del Convento per avere un punto di ritrovo e raccolta, abbiamo potuto dedicare un’intera settimana alla raccolta di uova offerte dagli abitanti della nostra parrocchia e del nostro paese. Grande è stata la risposta di ognuno, e grande il nostro sorriso nel vedere quanto, con l’aiuto di tutti, potevamo donare.
Il giorno 31 marzo, Mercoledì Santo, insieme a Protezione Civile e Croce Rossa e con le dovute precauzioni, abbiamo raggiunto i bambini delle famiglie indicateci e abbiamo consegnato le uova raccolte e donato un sorriso, anche se nascosto dalle mascherine, largamente ricambiato da quei bimbi, che si sono sentiti amati anche da un piccolo gesto come il nostro.
Ma non è finita qui: il giovedì successivo abbiamo donato altre uova al Centro Anziani di Madonna dell’Arco, nella speranza di aver fatto felici anche quelle persone anziane che purtroppo, per via del periodo e delle loro condizioni, non hanno potuto vivere la Pasqua con le loro famiglie.
Il nostro cuore è pieno di gioia nel ripensare a quei giorni in cui abbiamo fatto esperienza del vero significato di Fraternità, perché questi giorni insieme non sono serviti solo per la raccolta, ma hanno permesso a tutti noi di vivere insieme ventiquattro ore su ventiquattro, facendo esperienza di vita vera e soprattutto di FAMIGLIA.
La nostra speranza, che è anche il nostro obiettivo, è di continuare a donare, perché, come San Francesco ci insegna, è “donando che si riceve”, e noi abbiamo ricevuto e stiamo continuando a ricevere la gioia vera!

Miriana
GiFra Sant’Anastasia

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