Alla sequela del Pastore… per abitare le distanze
Sabato 11 maggio, presso l’oasi san Pietro in Soccavo si è svolto l’incontro fraterno OFS della zona diocesi Pozzuoli avente come tema: “Alla sequela del Pastore per abitare le distanze”. Il momento fraterno si è aperto con il saluto di Dario Coppola, consigliere regionale ed è proseguito con l’intervento di fra’ Luigi Antonio Valentino assistente regionale OFS. Fra Luigi ha saputo collegare il tema del buon Pastore con quello regionale dell’abitare le distanze affermando che è possibile solo riuscendo ad incarnare un particolare decalogo che verrà esposto di seguito. Fra Luigi ha inoltre voluto fare una premessa, affermando che tutti siamo chiamati ad essere sia pastori che pecore perché la vita fraterna ci porta ad incarnare i due aspetti. Il ministro di una fraternità non può essere solo pastore che conduce, ma anche pecora per lasciarsi guidare a sua volta dalle sue pecore che diventano pastori. Questo gioco di ruoli non mette in dubbio o confonde il compito di un ministro, anzi, esso porta la fraternità ad essere un cuor solo ed un’anima sola. Così facendo si potrebbe venire a risolvere uno dei grattacapi che affligge le nostre fraternità e cioè: il ministro si isola dai fratelli o viceversa. Per abitare le distanze occorre incarnare questo decalogo:
1. Un vero pastore da la sua vita per le pecore.
2. Un vero pastore procura il cibo alle sue pecore.
3. Un vero pastore si preoccupa che il cibo che le sue pecore mangiano sia buono, puro, genuino.
4. Un vero pastore tiene le pecore unite assieme.
5. Un vero pastore pulisce le sue pecore.
6. Un vero pastore corregge le sue pecore.
7. Un vero pastore è una guida per le pecore
8. Un vero pastore protegge le pecore.
9. Un vero pastore lotta, guerreggia contro i nemici delle pecore.
10. Un vero pastore si nutre del latte delle sue pecore e si veste della lana che producono le sue pecore.
Per abitare le distanze occorre incarnare tali aspetti altrimenti esse aumenteranno.
Il ritiro si è concluso con dei gruppi di lavoro, con la celebrazione eucaristica e un momento di convivialità.