Earth Day (Giornata della Terra) 2020

La Giornata della Terra fu istituita dalle Nazioni Unite il 22 aprile 1970 con lo scopo evidenziare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Quest’anno ricorre il 50° evento che punta i riflettori sui cambiamenti climatici. La giornata si pone come momento informativo e di sensibilizzazione.
Come Francescani della Campania vogliamo partecipare alle celebrazioni per Earth Day dando avvio ad un nuovo impegno per il Creato. Abbiamo pensato ad un percorso di Conversione Ecologica accompagnato da una rubrica periodica sui temi ecologici.

 

PERCORSO PER UNA CONVERSIONE ECOLOGICA – INTRODUZIONE
202. Molte cose devono riorientare la propria rotta, ma prima di tutto è l’umanità che ha bisogno di cambiare. Manca la coscienza di un’origine comune, di una mutua appartenenza e di un futuro condiviso da tutti. Questa consapevolezza di base permetterebbe lo sviluppo di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita. Emerge così una grande sfida culturale, spirituale e educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione.

[da Lettera Enciclica Laudato Si’ Del Santo Padre Francesco Sulla Cura Della Casa Comune].

 

Il 13 settembre 2019 la famiglia francescana della Campania era riunita ad Aversa per celebrare la Giornata del Creato. Nella cattedrale di Aversa vibrarono le parole di P. Maurizio Patriciello, ricche di suggerimenti, di riflessioni, di aneddoti. Un appello lanciato da P. Maurizio è rimasto nelle menti di tanti di noi: “Leggete, studiate l’Enciclica Laudato Si. Non è possibile che un cristiano, un francescano non conosca tale documento prezioso”. Cinque anni fa Papa Francesco ha fatto dono al mondo intero dell’Enciclica “Laudato si”; oggi nel ricordare la giornata della terra il Santo Padre ha detto:” Oggi celebriamo la 50esima Giornata Mondiale della Terra. È un’opportunità per rinnovare il nostro impegno ad amare la nostra casa comune e prenderci cura di essa e dei membri più deboli della nostra famiglia”.
Perché ritornare in questi giorni sull’appello di P. Maurizio? Siamo ancora in piena pandemia da COVID-19, anche se grazie a Dio la Speranza ci sostiene nel vedere segni positivi. Abbiamo riflettuto tanto se era questo il momento di lanciare una campagna che ci aiuti nella Conversione Ecologica che Papa Francesco ci propone con la Laudato sì. Ebbene da più parti si propone di vivere questo triste periodo anche come un’occasione per ripartire, per modificare gli aspetti negativi dei nostri stili di vita. Non sappiamo se saremo capaci di ciò, ma da Cristiani siamo fermamente convinti che camminare nella vita seguendo Cristo, ci proietti verso cieli e terre nuove.

Le gole del Calore -Felitto (SA)

In questi giorni ci arrivano foto e articoli su come l’ambiente stia “respirando”. La riduzione degli inquinanti rilasciati dalle attività umane ha mostrato subito i suo effetti e allora via con foto del Fiume Po’, mai visto così limpido, del fiume Sele e anche del fiume Sarno, tristemente noto per essere tra i fiumi più inquinati d’Europa; e ancora le foto del mare nel golfo di Napoli. Tutte immagini che restituiscono una bellezza da anni smarrita. Immaginate che tale condizione imprevista di qualità ecologica ha spinto il Ministero dell’Ambiente a dare avvio ad una campagna di analisi ambientali per monitorare fiumi, laghi e mari e ottenere una condizione ecologica indisturbata utile per raffronti in caso di pianificazione ed iter autorizzativi in campo ambientale.
Tutto ciò non può lasciarci indifferenti. Come francescani dobbiamo recitare il nostro ruolo. Ma qual è il nostro ruolo? Francesco amava tutte le creature e di ciò lodava Dio. I francescani hanno la capacità di vedere il bello in ogni componente del paesaggio, perché in ogni creatura vedono la mano del Padre Creatore e per tale motivo sono ammirati da tanta bellezza e sono creatura tra le creature con un grado di responsabilità più elevato a tutela di tutte le altre creature.

E allora diamo corso ad una personale conversione ecologica.
216. La grande ricchezza della spiritualità cristiana, generata da venti secoli di esperienze personali e comunitarie, costituisce un magnifico contributo da offrire allo sforzo di rinnovare l’umanità. Desidero proporre ai cristiani alcune linee di spiritualità ecologica che nascono dalle convinzioni della nostra fede, perché ciò che il Vangelo ci insegna ha conseguenze sul nostro modo di pensare, di sentire e di vivere. Non si tratta tanto di parlare di idee, quanto soprattutto delle motivazioni che derivano dalla spiritualità al fine di alimentare una passione per la cura del mondo. Infatti non sarà possibile impegnarsi in cose grandi soltanto con delle dottrine, senza una mistica che ci animi, senza «qualche movente interiore che dà impulso, motiva, incoraggia e dà senso all’azione personale e comunitaria».[151] Dobbiamo riconoscere che non sempre noi cristiani abbiamo raccolto e fatto fruttare le ricchezze che Dio ha dato alla Chiesa, dove la spiritualità non è disgiunta dal proprio corpo, né dalla natura o dalle realtà di questo mondo, ma piuttosto vive con esse e in esse, in comunione con tutto ciò che ci circonda.
[da Lettera Enciclica Laudato Si’ Del Santo Padre Francesco Sulla Cura Della Casa Comune].

Ci piace proporvi un confronto reale. Vorremo proporvi temi ecologici in modo semplice, suggerirvi letture di articoli e libri che possano fornire indicazioni equilibrate sui temi ambientali e motivazioni spirituali, vorremo proporvi singole e semplici azioni del nostro quotidiano per cambiare concretamente, e pian piano, i nostri stili di vita, e ci attendiamo un ritorno da tutti voi in termini di commenti, ma principalmente in termini di proposte desunte dalle vostre vite; quanti di noi hanno già attuato tanti piccoli gesti di conversione; ebbene condividiamoli possono essere utili per tanti altri di noi.
Vi invitiamoo a rileggere e studiare il capitolo primo della Laudato Si “Quello che sta accadendo alla nostra casa”. E’ un compendio di tutti i principali temi ambientali, dall’inquinamento ai cambiamenti climatici, al tema dell’acqua, alla perdita di biodiversità, fino al deterioramento della qualità della vita umana e degrado sociale e ad una inevitabile inequità planetaria.
Soffermiamoci brevemente sul tema dei cambiamenti climatici. La comunità scientifica è per la stragrande maggioranza concorde nell’affermare che le attività antropiche (definite forzanti artificiali) contribuiscano in modo sensibile al cambiamento del clima. Numerosi sono gli scenari che prevedono l’innalzamento da 2°C a oltre 5°C della temperatura media entro la fine di questo secolo. L’innalzamento anche di un solo grado della temperatura media comporta innalzamento del livello del mare, sommersione di vasti territori costieri, perdita di numerosissime specie animali, modifiche sostanziali ai regimi delle piogge con desertificazione di vaste zone del pianeta e inondazioni in altre e con modifiche sostanziali alle attività e alle produzioni agricole. L’aspetto centrale, per quanto riguarda il percorso di conversione ecologica che vogliamo fare insieme, è l’assunzione di una responsabilità tutta personale: il clima cambia in particolare in funzione delle emissioni in atmosfera, conteggiate in termini di CO2 (anidride carbonica). Almeno il 30-40% delle emissioni nei paesi industrializzati proviene dall’edilizia residenziali, dalle nostre case. Altre voci importanti in termini di emissioni in atmosfera si riferiscono ai trasporti che usiamo, ai cibi che consumiamo. In buona sostanza sono i nostri stili di vita che hanno le maggiori ripercussioni sul clima, in termini di emissioni in atmosfera. Cambiare gli stili di vita è urgente, è moralmente giusto, e spiritualmente coerente col Vangelo che professiamo.

Vi proponiamo un testo per approfondire il tema dei cambiamenti climatici. Si tratta di “Il Clima che cambia – perché il riscaldamento globale è un problema vero, e come fare per fermarlo” Di Luca Mercalli ed altri Ed. BUR Rizzoli.

Il prossimo appuntamento inizieremo a presentare alcuni esempi concreti per cambiare i nostri stili di vita. Lo faremo valutando anche come e quanto le nostre azioni incidono sull’ambiente.

Attendiamo commenti e suggerimenti da indirizzare a:
conversionecologica@ofs.campania.it

Mariano Alliegro
Consiglio Regionale OFS Campania

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