Abitare le distanze verso la Povertà

Abitare le distanze verso la povertà”, questo il tema che ha guidato l’incontro delle Fraternità di Napoli Centro Nord, tenutosi sabato 19 gennaio 2019 presso la Parrocchia di Santa Maria dell’Arco, sede dell’OFS-GiFra di Miano (NA).
Dopo il momento di accoglienza presso il Convento dei Frati Minori, le fraternità si sono recate in Chiesa dove hanno partecipato alla preghiera iniziale presieduta da Frate Agostino Esposito che, con grande semplicità e profondità spirituale, ci ha accompagnati in un primo momento di riflessione sul tema in questione, ponendo l’accento sulla indifferenza che la società odierna manifesta, con sempre maggiore insistenza, nei confronti dei poveri.
Ha fatto seguito la profonda e interessante catechesi del professor Luigi Santopaolo, biblista e docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso. Il prof. Santopaolo ha sottolineato, in sintesi, due aspetti fondamentali, relativamente al modo di concepire il povero nella Sacra Scrittura: 1) gli indigenti nella Bibbia appartengono a cinque categorie: la vedova, l’orfano, la sterile, il lebbroso, lo straniero e, verso di essi, l’uomo può svolgere opera di misericordia soccorrendoli e provvedendo ai loro bisogni materiali e spirituali; 2) la consolazione, invece, delle sofferenze di tali persone, è prerogativa del Signore: Gesù Cristo è stato“vedovo”, è stato orfano, è stato “sterile”, è stato lebbroso, è stato straniero, in tal senso ha vissuto, e vive, la condizione degli anawim, come si chiamano i poveri nella Scrittura, per cui può entrare nella maniera giusta nel cuore di essi.
Al termine, alcune fraternità (Immacolata al Vomero, Capodichino, Santa Maria della Provvidenza, Casoria e Miano, hanno allestito i banchetti della solidarietà, dove con prodotti e manufatti vari, alimentari e non, realizzati dai fratelli e dalle sorelle delle relative fraternità, si è riuscito ad offrire un contributo per il Progetto “Mani Tese verso il Mondo” e per la vacanza “Una mano per un sorriso” che si svolgerà ad agosto a Perdifumo. E come non concludere con un immenso GRAZIE alla Fraternità di Miano? Tutto curato nei minimi dettagli, perfino il servizio di babysitteraggio, ci hanno accolto con un calore e un sorriso che non dimenticheremo mai. A tutti loro sentiamo di dedicare questo pensiero del priore di Bose, Enzo Bianchi: Amare significa accogliere l’altro come un dono che non meritiamo e, quindi, dobbiamo renderci disponibili all’altro donando innanzitutto noi stessi.
Ecco, i fratelli e le sorelle di Miano ci hanno donato se stessi, facendoci sentire a casa nostra, nella nostra famiglia, e i loro sorrisi e la loro disponibilità calorosa ci accompagneranno nel nostro cammino di francescani, come testimonianza di uno stile di vita che il Serafico Padre ha incarnato nella sua esistenza e che ci insegna quotidianamente.

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